I RADICALI INCONTRANO LA MORATTI.

I RADICALI INCONTRANO LA MORATTI.

22/10/2002

Una delegazione radicale ha incontrato il Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, a seguito della lettera Pannella – Pagano tesa ad aprire un confronto politico circa l’anticipo dell’insegnamento della lingua inglese sin dalla prima elementare.
Il responsabile della Campagna per la lingua Internazionale del Partito radicale, Giorgio Pagano, ha sottolineato come, dopo l’articolo dell’Economist “A world empire with other means” siano gli stessi anglossassoni a denunciare non solo che l’inglese è una lingua difficile – come, peraltro, dimostra implicitamente il Governo anticipandone lo studio di ulteriori due anni -, ma che l’imposizione dell’inglese assume le connotazioni di una colonizzazione culturale ed economica da parte del colosso americano persino a danno degli altri popoli anglofoni, così com’è il caso delle imprese culturali anglofone del Canada. 
Colonizzazione che, sempre secondo il prestigioso settimanale inglese, mette a serio repentaglio la diversità linguistico-culturale del pianeta.
Partendo da queste considerazioni, Pagano ha sostenuto che occorre liberalizzare il mercato delle lingue, adottando anzitutto in chiave europea la lingua Internazionale – soluzione esperantista segnalata peraltro dallo stesso Economist – togliendo all’inglese il ruolo di lingua di comunicazione globale per farla tornare a competere assieme a tutte le altre lingue straniere.
Dopo l’esperienza impositiva al mondo di una moneta totalmente nuova, l’Euro, ha concluso Pagano, il sistema Europa deve continuare a rilanciarsi e quella dell’eurolingua è un fattore determinante sia per affermarsi verso l’esterno che per la crescita degli scambi interni e della mobilità europea del mercato del lavoro.
Il Ministro Moratti ha ricordato di aver da tempo pubblicamente denunciato il rischio di estinzione di almeno la metà del patrimonio linguistico dell’umanità, ed ha riconosciuto che, data la situazione di stallo in materia di politiche linguistiche europee e l’avvicinarsi di un allargamento difficilmente gestibile con l’attuale regime linguistico, i tempi possano essere maturi per un approccio “linguainternazionalista”. 
Approccio che potrebbe fornire la soluzione al problema di coniugare tutela delle lingue e necessità di comunicazione europea ed internazionale.
Il Ministro ha però sottolineato che, per sua natura, questa soluzione va perseguita in chiave europea facendo emergere un dibattito culturale, ora assente, sul tema.
La Moratti, pur precisando che un tale impegno in chiave europea non può non avere l’avallo dall’intero Governo, si è detta aperta – anche attraverso il sostegno della Direzione Generale per le relazioni internazionali, sotto la guida di Giunta La Spada – ad eventuali iniziative o progetti che i radicali le sottoporranno e che possano essere d’aiuto alla maturazione di una consapevolezza “dal basso”.

Roma, 22 Ottobre 2002

Lascia un commento

0:00
0:00