L’ERA incontra il Vice Rettore del Politecnico di Torino

Giorgio Pagano incontra il Vicerettore del Politecnico di Torino Bernardino Chiaia durante la manifestazione del 21 novembre 2008

Giorgio Pagano incontra il Vice Rettore del Politecnico, Bernardino Chiaia

Oggi, venerdì 21 novembre 2008, la delegazione dell’associazione radicale “Esperanto” rappresentata dal Segretario Giorgio Pagano e costituita dal Prof. Fabrizio Pennachietti, ordinario di filologia semitica presso l’Università di Torino e da Michele Gazzola, ricecatore presso l’Università di Ginevra, insieme ad una delegazione di studenti del Politecnico di Torino, rappresentati da Michael Boris Mandirola, sono stati ricevuti dal Vice Rettore del Politecnico, Bernardino Chiaia, nel corso della manifestazione organizzata dall’associazione radicale “Esperanto” con la collaborazione dell’associazione radicale Adelaide Aglietta.

Durante l’incontro, sono state esposte le ragioni della manifestazione che risiedono nel non volere accettare l’attività antinazionale del Politecnico di Torino, il quale, attraverso la politica linguistica discriminatoria adottata per il secondo anno accademico consecutivo, favorisce la monopolizzazione della comunicazione internazionale da parte dei popoli anglofoni.

Il vice rettore ha accolto positivamente la possibilità che per il prossimo anno accademico non siano esonerati dalle tasse gli studenti che seguono i corsi di laurea in lingua inglese, a danno di coloro che scegliendo corsi di laurea in lingua italiana sono costretti a pagare le tasse, e che possa realizzarsi un seminario, a carattere scientifico, con i paesi dell’area Euro per studiare le più opportune politiche linguistiche che non vedono privilegiati a senso unico i paesi anglofoni, in considerazione anche di un vero e proprio “cartello” editoriale che si è formato tra case editrici anglo-americane a danno di altre imprese editoriali continentali.

I radicali si impegneranno affinché trovino realizzazione concreata le indicazioni emerse dall’incontro. 

Lascia un commento

0:00
0:00